Questa volta ho deciso di raccontarvi una storia, la storia di un gruppo di uomini (forse sarebbe meglio dire ragazzi...), che spinti dal desiderio di conoscere, raggiunsero lo Sparta Stadium di Rotterdam.
2007: Drum Corps Novus narra infatti le vicende di questi valorosi uomini che intrapresero un viaggio verso il semi-sconosciuto, e che li spinse a scoprire una nuova realtà musicale. L'essere andati oltre, l'essersi spinti per primi in Italia resterà sicuramente scritto nella storia.
Nel parcheggio del centro sportivo di Verdello fervono i preparativi per la partenza. Gente indaffarata carica e scarica ogni genere di strumento, i musicicti non vedono l'ora di partire per un viaggio che promette di diventare leggendario. Una volta chiuse le porte dell'autobus e presa l'autostrada però tutti capiscono che la traversata non sarà facile, momenti di paura per le condizioni avverse dei passi di valico chiusi e per i Salvetti che non danno retta al satellitare si alternano a fasi in cui prevale la decisione di arrivare all'obiettivo.
Dopo svariate ore di strada il morale è basso, ogni minuto ci si aspetta di vedere il cartello "Rotterdam" ma quel momento sembra non arrivare mai. E' notte, da tempo ormai i passeggeri sono disillusi, nessuno crede più che Salvetti ce la possa fare. Tutti pregano, sperando che lo spirito di Ambrogio Fogar possa impossessarsi di Salvetti... ancora non sanno cosa il fato sta riservando loro.
L'arrivo a terra è una vera e propria festa. L'incontro con gli altri Drum Corps si risolve in un insieme di danze e suoni che coinvolge tutti, anche il pubblico, dando vita a qualcosa di esplosivo.
E' ora di tornare in patria. Salvetti si dimostra ancora più difficile da affrontare ma tutti sono ormai convinti di riuscire a tornare a casa, forti della loro conquista, ottavi al DCE. Verdello è ormai all'orizzonte, l'impresa è riuscita.
Dedicato a Daria Raimondi ( MillenniuM Drum Major 2002-2007 )E' strano questo parallelismo tra Colombo che scopre l'America e Regonesi che scopre il DCE (meno strano il parallelismo delle difficoltà del viaggio... :) ), non so se sia stata una cosa voluta o una cosa inconscia, ma alla fine ci sta...
E così siamo arrivati alla fine del viaggio, un viaggio durato un anno di prove e 10 minuti di show, un viaggio conclusosi con la scoperta di un nuovo mondo, il mondo dei Drum Corps, e a quanto pare in questo nuovo mondo ci siamo arrivati bene e già ci troviamo a nostro agio!
Ottavi alla prima partecipazione non è affatto male, anzi, Certo, siamo ancora distanti dai top, ma giunti a distinazione ora abbiamo nuove mappe da seguire per nuovi traguardi. Ecco cosa dice di noi il
sito web del DCE:
"Newcomer Millennium proved to both spectators and judges that they have suddenly become a very serious contender in the European drum corps competition, by coming from nowhere to take eighth place (77.70)."
(A dire il vero abbiamo toccato quota 79 nei preliminari con un 7imo posto, peccato solo di non aver fatto la migliore prestazione in finale, ma va bene così, tutta esperienza per il futuro...).
"Caming from nowhere"! Il parallelismo continua... Come dicevo, raggiunto un porto, via per un altro. Qualcuno scenderà dalla nave e non ripartirà più (grazie a tutti soprattutto a Marco "Il vecio", Paolo e Max in quanto membri della Drum Line), altri si aggiungeranno alla ciurma e partiranno con noi verso nuove emozionanti avventure...
Ora 2 settimane di meritato riposo, e poi riprenderemo a lavorare sul nuovo show per l'anno prossimo cercando di migliorare le cose che i giudici ci han segnalato. State sintonizzati, arrivederci a presto con la MillenniuM, il viaggio continua...
della prestazione in finale filmato da chissà chi, la qualità non è il massimo...