Sunday, October 29, 2006
Hai voluto la bicicletta ? ... PEDALA!

Una calda domenica di fine ottobre, molto calda, sembra di essere ad aprile. E penso che è proprio un peccato restarsene a casa, che si potrebbe fare un giro in bicicletta, ma subito la parola "bicicletta" mi stuzzica la fantasia...
Proprio ieri mattina ho preso la bicicletta per andare in paese a fare la spesa e ho pensato bene di usufruire delle fantastiche piste ciclabili nuove di pacca che la lottizzazione vicino a casa mia sta sfornando accanto a strade larghe quanto una
pista di atterraggio. Prendo la bicicletta e nemmeno a metà strada penso che a mio parere c'è qualcosa che non va, e mi chiedo: ma chi ha progettato queste piste ciclabili, va mai in bicicletta? E così, in questa calda domenica priva di impegni con la MMB mi decido a rifare in bicicletta il tragitto incriminato e di documentare il tutto con la macchina fotografica digitale. Dai, salite che facciamo una pedalata da casa mia al centro di Verdellino, paese nella bergamasca spinto da una grande ventata di rinnovamento ( il cap adesso è 24040 e non più 24049, l'han fatto perché il postino Ambrusì, che è di Arcene, voleva il cap uguale per sentirsi un pò più a casa sua...).

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Eccoci in sella alla bici, 300 m di strada sterrata divide casa mia dalla prima strada asfalta. Dopo pochi metri non posso fare a meno di guardare alla mia destra un nuovo complesso in costruzione dalle forme alquanto bizzarre e pensare: "Una volta qui era tutta campagna...".

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Ok, arriviamo al primo stop e incrociamo una strada nuova nuova, una strada a 2 corsie, fin troppo larga, con pista ciclabile, utile in una strada come questa che è appena fuori dal centro abitato, e non posso fare a meno di pensare "Una volta qui era tutta campagna...".



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Attraversiamo la strada e imbocchiamo la pista ciclabile (accanto c'è pure un marciapiedi per pedoni).

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Dopo pochi metri non posso fare a meno di guardare alla mia destra da un'altra angolazione il solito complesso in costruzione dalle forme alquanto bizzarre e pensare: "Una volta qui era tutta campagna...".

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Ci avviciniamo al paese, e ovviamente troviamo i primi incroci: per raggiungere l'attraversamento ciclabile, la strada curva a sinistra, quindi ricurva a destra (strisce con attraversamento ciclabile), passate le strisce nuovamente a destra e per finire a sinistra! Siamo finalmente sulla strada inizialmente imboccata, in pratica abbiamo fatto una specie di ferro di cavallo per superare in sicurezza un incrocio...




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Ok, a questo punto dovremmo proseguire dritti, ma... DOPPIO MA!
1° MA: la pista ciclabile s'interrompe, ci sono dei parcheggi, dobbiamo usufruire di un nuovo passaggio pedo-ciclabile per cambiare lato della strada.
2° MA: una macchina è parcheggiata proprio sull'ingresso dell'attraversamento!
E un grido subito riecheggia: "Meno piste ciclabili, più parcheggi!".

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Vabbè, soprassediamo, facciamo la fiancata alla macchina abusivamente parcheggiata e passiamo nuovamente su delle strisce...

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Bene, ora possiamo riprendere tranquillamente la marcia, la strada sembra abbastanza sgombra...

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ancora per poche decine di metri, perché un nuovo incrocio si presenta davanti a noi, e una nuova circumnavigazione dell'incrocio ci attende (chiamate Picard!).

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Ennesima curva a destra, curva a sinistra (cazzate la randa!), passaggio sulle strisce, curva a sinistra e nuovamente a destra e finalmente nuovamente mare aperto, ehm... strada libera.




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Pensate che sia finita qui?!?!? Manco per sogno! Ora c'è una rotonda dinnanzi a noi!

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Dai, coraggio, qui la cosa è meno tortuosa, passaggio sulle strisce e poi sempre dritti!



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Ok, ora stiamo percorrendo la pista ciclabile vecchia, che già da anni esiste; sarà vecchia, ma per lo meno all'incrocio con altre traverse non dobbiamo dimenarci come una cavia da laboratorio rinchiuso in un labirinto sperimentale...




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Ed eccoci purtroppo, o finalmente, alla fine della pista ciclabile!

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Il centro è ancora distante, non troppo, e non possiamo far altro che attraversare la strada e continuare il viaggio sulla classica corsia, assai più stretta dei nuovi stradoni di nuova costruzione, utilizzata promiscuamente da auto, biciclette e pedoni.

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E con questo il viaggio è finito! Ora trovate anche voi qualcosa che non va o son solo io ad avere una visione distorta della cosa? Più che una pista ciclabile mi sembrano tante uscite di sicurezza, un percorso di abilità, mancano solo i birilli e poi ci si può fare gli esami per la patente del motorino.
Ho come la netta sensazione che queste piste ciclabili le facciano giusto perché devono farle (qualche norma europea...), ma che chi le progetta non abbia molto chiaro a cosa dovrebbero servire, anzi, credo che non abbia molto chiaro nemmeno cosa sia una bicicletta...
Per finire vi lascio un piccolo schizzo del tragitto fatto:
in rosso il percorso della pista ciclabile, in verde il percorso che avremmo fatto senza pista ciclabile.
NB:disegno non in scala

 
posted by ARoNNe at 22:46 | Permalink
Wednesday, October 18, 2006
Il Manifesto del Blog

Oggi ho avuto la fortuna di ricevere nella mia casella di posta un esempio di alto lirismo metropolitano, scritto niente poco di meno che dall' Uomo Lupo ,massimo esponente del Realismo Psichedelico di Caronno Pertusella.
Appena ho letto lo scritto non ho potuto pensare a quanto fosse attinente al titolo del mio blog... E così come lui ha fatto dono a me e a pochi altri eletti di questi sui versi, così io li condivido con voi. Son sicuro che un raggio di sole vi illuminerà e anche voi potrete pensare: "Si, un mondo migliore è possibile!".
Che il Verbo si diffonda!


"Esco di casa con una canna gia' fatta
L'accendo scrutando il paesaggio
e mi ricordo quando ero bambino che
al posto di quelle case c'era un prato immenso
dove io andavo a giocare e a fianco c'era
un campo di grano dove io mi andavo a imboscare
con le bambine che abitavano vicino a me,
dopo anni quel prato e quel campo non ci sono piu'
ci sono solo case case e ancora case ma dio porco
fermiamo l'edilizia cosi' avremo ancora il nostro
bel prato e nostri campi di grano,dove io e noi
tutti potremo coltivare della buona e sana Marjuana."

Lupo - 18/06/2006 (dedicata all'amico Paolo Pisati, Satanista dop)
 
posted by ARoNNe at 23:09 | Permalink
Saturday, October 14, 2006
Indovina Chi (Corean Version)

Chi è il cazzone?




 
posted by ARoNNe at 19:14 | Permalink
Wednesday, October 11, 2006
Vi ho mai raccontato di quella volta che... ?

...in Corea stavo pescando alghe e molluschi e la super mega onda perfetta di "Un mercoledì da leoni" mi ha sorpreso? No?
Ecco, ero in Corea (del Sud, mi raccomando...), e stavo pescando alghe e molluschi per la succulenta cena, quando l'onda perfetta di "Un mercoledì da leoni" mi ha sorpreso.
Ecco il fermo immagine dell'evento. Ringrazio Giulia e la sua bravura nel catturare l'attimo...

 
posted by ARoNNe at 18:26 | Permalink
Saturday, October 07, 2006
Aspettando Lucca Comics

Tra poco meno di un mese ci sarà l'ormai rituale appuntamento con Lucca Comics, nell'attesa gustatevi questa anteprima gentilmente concessaci dal buon Fox.
 
posted by ARoNNe at 02:53 | Permalink
Friday, October 06, 2006
60 bpm (Be Human)



TEMPO

Il tempo, secondo il dizionario, è la successione illimitata
dei fatti e degli eventi umani;
ovvero la durata delle cose, distinta e misurata in periodi.
se la vita fosse un contenitore, esso conterrebbe tempo;
il tempo quindi è l'unità di misura della nostra vita.
avete mai provato a chiedervi
come impiega il tempo l'essere umano occidentale medio?
si alza presto, corre subito al lavoro, torna a casa per cena,
guarda la tv, va a letto presto, per poi
ricominciare il ciclo la mattina seguente.
il tutto si svolge a velocità folle:
di corsa la mattina, per arrivare in tempo al lavoro;
al lavoro, ritmi estenuanti per produrre il più possibile
nel minor tempo possibile;
a pranzo, fast food per guadagnare tempo.
quanto tempo dunque gli rimane per sè?
intendiamo tempo per amare, conoscere gente,
coltivare i propri interessi, insomma, per vivere?
la risposta la conosciamo tutti,
sta scritta negli occhi di tutte le donne e di tutti gli uomini
che vivono in questa parte di mondo.
È come se noi tutti fossimo rinchiusi in un vagone
che corre a velocità folle senza una meta ben precisa;
suo unico scopo è viaggiare
sempre più veloce, i binari sui quali corre
sono il sistema sociale nel quale viviamo.
se dunque la velocità, la fretta, la corsa
sono la quintessenza di questo sistema,
allora noi preferiamo la lentezza,
perché il cuore batte a sessanta battiti al minuto,
e nessuno può andare più veloce del proprio cuore
senza perdere la propria umanità.
aiutateci a fermare il tempo,
riprendiamoci la vita,
prendiamoci tempo, tempo, tempo.

Almamegretta - Sanacore
 
posted by ARoNNe at 00:51 | Permalink
Monday, October 02, 2006
3rd Children

sempre di profio

Venerdì 29/09 in una pizzeria di Milano:

Io: Adri, vai a quel tavolo sotto il quadro e grida "Chi è Tatianaaa????"
Adri: Perché?
Io: C'é Cirilli, il comico di Zelig.
Anna: Come hai fatto a vederlo?
Io: Mi son girato e l'ho visto... Dai Maura, vai da lui e digli "Ma tu sei il sosia di Cirilli!!!"
Adri: E invece guarda il cameriere, somiglia... si, somiglia, dai cazzo... Skott, come si chiama quello che sta sempre di profilo?!?!?
Skott (un nanosecondo dopo): Hitchcock!
Adri: Figa Skott, come cazzo hai fatto???
Skott: Non lo so, sto male...
Aro: Sincronizzazione tra Skott e l'Adri-01 perfetta, abbiamo trovato il Third Children.
 
posted by ARoNNe at 18:51 | Permalink
Sunday, October 01, 2006
Non Insegnate Ai Bambini

Non insegnate ai bambini
non insegnate la vostra morale
è così stanca e malata
potrebbe far male
forse una grave imprudenza
è lasciarli in balia di una falsa coscienza.

Non elogiate il pensiero
che è sempre più raro
non indicate per loro
una via conosciuta
ma se proprio volete
insegnate soltanto la magia della vita.

Giro giro tondo cambia il mondo.

Non insegnate ai bambini
non divulgate illusioni sociali
non gli riempite il futuro
di vecchi ideali
l'unica cosa sicura è tenerli lontano
dalla nostra cultura.

Non esaltate il talento
che è sempre più spento
non li avviate al bel canto, al teatro
alla danza
ma se proprio volete
raccontategli il sogno di
un'antica speranza.

Non insegnate ai bambini
ma coltivate voi stessi il cuore e la mente
stategli sempre vicini
date fiducia all'amore il resto è niente.

Giro giro tondo cambia il mondo.
Giro giro tondo cambia il mondo.

Giorgio Gaber - 2003
 
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