Monday, January 29, 2007
Al telefono

Suona il telefono, rispondo...

Io:Pronto?

Interlocutore:Pronto, Marco?

Io:No, sono il figlio...

Interlocutore:Aaah, sono il figlio... (con forte cadenza bergamasca).

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posted by ARoNNe at 12:52 | Permalink
Sunday, January 28, 2007
Sufjan Stevens

Torniamo a parlare di musica.
In questo periodo sto ascoltando quasi esclusivamente un artista che ho scoperto da poco: Sufjan Stevens.
Lo consiglio caldamente, se dovessi descriverlo non saprei bene come fare, vi consiglio di ascoltarvi alcuni brani su MySpace o eventualmente su YouTube, l'unica cosa che forse potrei azzardarmi di dire, ci stavo pensando oggi, è che lo si potrebbe paragonare un pò a Jeff Buckley (lo so, i paragoni lasciano sempre il tempo che trovano...) per un semplice fatto: tanto è bravo a scrivere pezzi con arrangiamenti particolari, tanto lo è ad incantare con una semplice chitarra e voce. Forse Jeff Buckley era più rock e irruento dal vivo, Sufjan, invece, è un pò più ricercato negli arrangiamenti (violini ed elettronica nei pezzi più articolati). Vabbè, ho parlato troppo, meglio lasciar parlare la musica...

Sufjan Stevens:






Jeff Buckley:



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posted by ARoNNe at 23:30 | Permalink
Friday, January 26, 2007
I fatti vostri parte 2
(La legge è uguale per tutti?)

Riprendendo il post precedente, ho avuto una segnalazione a riguardo.
Eccovi un punto di vista diverso da parte di un altro uomo di Chiesa, Carlo Maria Martini:

La crescente capacità terapeutica della medicina consente di protrarre la vita pure in condizioni un tempo impensabili. Senz'altro il progresso medico è assai positivo. Ma nello stesso tempo le nuove tecnologie che permettono interventi sempre più efficaci sul corpo umano richiedono un supplemento di saggezza per non prolungare i trattamenti quando ormai non giovano più alla persona.
È di grandissima importanza in questo contesto distinguere tra eutanasia e astensione dall'accanimento terapeutico, due termini spesso confusi. La prima si riferisce a un gesto che intende abbreviare la vita, causando positivamente la morte; la seconda consiste nella «rinuncia ... all'utilizzo di procedure mediche sproporzionate e senza ragionevole speranza di esito positivo» (Compendio Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 471). Evitando l'accanimento terapeutico «non si vuole ... procurare la morte: si accetta di non poterla impedire» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n.2.278)assumendo così ilimiti propri della condizione umana mortale.
(dichiarazione tratta da Il Sole 24ORE).

Ora, possibile che la Legge di Dio sia così ampiamente interpretabile da persone che han fatto della Chiesa la propria vita? Non dovrebbe esserci un pensiero comune?
A questo punto, un credente, a chi dovrebbe dar retta? Se non sono d'accordo nemmeno tra di loro, che diritto hanno di influenzare in tal modo le decisioni di uno stato?

Un ringraziamento a Mari per la segnalazione.

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posted by ARoNNe at 11:25 | Permalink
Tuesday, January 23, 2007
I fatti vostri


Certa gente, oltre a possedere poteri paranormali tipo viaggiare nel tempo, ne ha un altro assai più fastidioso: non farsi i fatti propri!
E' di ieri o l'altro ieri una nuova dichiarazione del Cardinale Ruini:

"il defunto, fino alla fine, ha perseverato lucidamente e consapevolmente nella volontà di porre termine alla propria vita: in quelle condizioni una decisione diversa sarebbe stata infatti per la Chiesa impossibile e contraddittoria, perché avrebbe legittimato un atteggiamento contrario alla legge di Dio"
(dichiarazione tratta da Repubblica).

Si parla di atteggiamento contrario alla lege di Dio:

1. Beh, se è contrario alla legge di Dio ci penserà lui dall'altra parte a fargli scontare quello che deve scontare, no? In fondo è un atto che non arreca danno a nessuno se non a se stesso...

2. Dio ci ha dato la vita e lui solo può togliercela, se non ho capito male il problema di fondo è questo, giusto? Ok, improvvisamente per un incidente o per una malattia una persona sta per morire, si tenta di salvarlo e ci si riesce, ma, e sottolineo ma, per vivere ha bisogno di una macchina. E' questo il volere di Dio? Una macchina che lo tiene in vita? Se Dio avesse voluto così ci avrebbe fatto nascere direttamente con dei pezzi meccanici, o per lo meno ci avrebbe predisposto per impiantare organi artificiali d'emergenza, e invece non è così! Cos'è contro la legge di Dio, impedire che la persona diversamente muoia (perchè naturalmente non potrebbe sopravvivere) tenendo la sua vita ancorata ad una macchina, o lasciare che la morte faccia il suo normale corso, stabilito, a quanto le religioni dicano, da Dio? Staccare o attaccare la spina, cos'è contro il volere di Dio? A me sembra più la seconda che hai detto...

Ora, benedetta la scienza che ci permette di prolungare le nostre aspettative di vita, che permette ai malati di cuore di vivere con piccoli marchingegni che vengono in aiuto al loro cuore debole e cose simili, ma quando una persona continua a vivere grazie ad un macchinario e le uniche cose che può fare sono dormire e pensare e, se è fortunato mangiare, allora ritengo che abbia tutto il diritto di decidere quando e come staccare la spina, la vita è sua, ok è anche di Dio, ma non di una macchina e tantomeno di un prete. Va contro il volere di Dio?
Accetto il fatto che Dio decida chi mandare all'inferno, non accetto che un prete, o chi per esso decida di lasciare una qualsiasi persona cosciente nell'inferno di una vita dipendente da una macchina.

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posted by ARoNNe at 13:42 | Permalink
Friday, January 05, 2007
Viaggi nel tempo



C'è un uomo che è talmente avanti, ma talmente avanti che è arrivato alla fine dei tempi ed è ripartito da capo, ora è arrivato credo all'età medievale, tra un pò ci doppia...

«Il rock se non è proprio il male è comunque espressione del male»
Monsignor Marco Frisina

(direttore del centro liturgico del Vicariato di Roma e della Cappella Lateranense)

No comment,che Ozzy lo divori a colazione condito di pipistrelli...
 
posted by ARoNNe at 11:53 | Permalink