Wednesday, September 27, 2006
I'm afraid of americans

Domenica su Rai 3 c'è stato un evento particolare:
Report, ultimo baluardo di vero giornalismo in Italia, ha trasmesso l’edizione italiana di “Confronting the evidence”, il primo filmato americano che mette in luce i punti oscuri dei fatti dell’11 Settembre e tutte le omissioni prodotte dalla Commissione d’indagine.
Un filmato che porta alla luce molte domande, ancora senza risposta, riguardanti quel tragico evento, un filmato da cui non scaturisco risposte, ma congetture talmente paurose da risultare inimmaginabili. Per chi non l'avesse visto, sul sito di report è disponibile la registrazione della punta e il testo integrale della puntata.
Ognuno si guardi i vari filmati (ce ne sono tanti altri in internet) e si faccia una sua idea, ma vorrei spostare l'attenzione su un altro fatto:
provate a ricercare nei vari siti d'informazione un articolo che parli di questa cosa, dei fatti riportati nella trasmissione...
0 in quota, da una mia ricerca ho constatato che in rete, gli unici articoli che parlano della trasmissione di domenica di Report lo fanno solo per disquisire sui dati auditel, sul calo di share dei reality (questo è il livello del giornalismo in Italia...).
Eppure nel filmato ci sarebbe tanto di quel materiale su cui discutere da riempire per mesi interi quotidiani, e invece silenzio!
Forse in troppi la pensano come David Bowie e Trent Reznor...



I'm Afraid Of Americans (Remix)
David Bowie & Trent Reznor

Uh-uh-uh uh, uh, uh-uh uh-uh-uh
Johnny's in America
No tricks at the wheel
Uh-uh-uh uh, uh, uh-uh uh-uh-uh
Nobody needs anyone
They don't even just pretend
Uh-uh-uh uh, uh, uh-uh uh-uh-uh
Johnny's in America

[CHORUS]
I'm afraid of Americans
I'm afraid of the world
I'm afraid I can't help it
I'm afraid I can't
I'm afraid of Americans
Johnny's in America
Uh-uh-uh uh, uh, uh-uh uh-uh-uh

Johnny wants a plane
Johnny wants to suck on a Coke
Johnny wants a woman
Johnny wants to think of a joke
Uh-uh-uh uh, uh, uh-uh uh-uh-uh
Johnny's in America
Uh-uh-uh uh, uh, uh-uh uh-uh-uh

[CHORUS]
I'm afraid of Americans
Uh-uh-uh uh, uh, uh-uh uh-uh-uh

Johnny's in America
Johnny looks up at the stars
Johnny combs his hair
And Johnny wants pussy in cars
Johnny's in America, uh-uh-uh uh, uh, uh-uh uh-uh-uh
I'm afraid of Americans

God is an American
God is an American

[CHORUS]
Yeah, I'm afraid of Americans
I'm afraid of the words
I'm afraid I can't help it
I'm afraid I can't
I'm afraid of Americans

Johnny's an American
Johnny's an American
Johnny's an American, uh-uh-uh uh, uh, uh-uh uh-uh-uh

 
posted by ARoNNe at 00:25 | Permalink
Sunday, September 24, 2006
Assago 17/09/06 - Pearl Jam (A)live

SCALETTA:
Go, Last Exit, Save You, World Wide Suicide, Corduroy, Severed Hand, Unemployable, Even Flow, I Am Mine, Man Of The Hour, MFC, Daughter / (Another Brick In the Wall, Pt. 2), Faithfull, Comatose, State Of Love And Trust, Why Go
bis 1: Picture In A Frame [cover di Tom Waits], Parachutes, Black, Crazy Mary, Given To Fly, Alive
bis 2: Do The Evolution, Big Wave, Leash, Rockin' In The Free World, Yellow Ledbetter

Mi trovo davvero in difficoltà a fare il resoconto di un concerto del genere, già la scaletta da sola dovrebbe bastare... (mancava solo Rear View Mirror e non so se ne sarei uscito vivo...).
I PJ partono davvero a razzo, pezzi tirati.
Poi arriva I Am Mine e dopo tanto sudore arriva la pelle d'oca..




MAN OF THE HOUR
Tidal waves don't beg forgiveness
Crashed and on their way
Father he enjoyed collisions; others walked away
A snowflake falls in may.
And the doors are open now as the bells are ringing out
Cause the man of the hour is taking his final bow
Goodbye for now.

Nature has its own religion; gospel from the land
Father ruled by long division, young men they pretend
Old men comprehend.

And the sky breaks at dawn; shedding light upon this town
They'll all come ‘round
Cause the man of the hour is taking his final bow
G'bye for now.

And the road
The old man paved
The broken seems along the way
The rusted signs, left just for me
He was guiding me, love, his own way
Now the man of the hour is taking his final bow
As the curtain comes down
I feel that this is just g'bye for now.


E qui, lo giuro, ho quasi pianto...
( qui potete trovare la storia di Man of the hour )

Più tardi sarà la volta di Eddie Vedder piangere:
parte Black e tutto il palazzetto canta, la canzone finisce e il pubblico continua a cantare con Eddie e il resto del gruppo immobili ad ascoltare per un pò.
Alla fine i Pearl Jam applaudono il pubblico e Vedder si asciuga le lacrime nella manica della camicia.

E poi ancora tanto sudore (State of Love and Trust, Why Go, Leash) e tanta pelle d'oca (la struggente Crazy Mary con tanto di bottiglia di vino vuota in mano, Daughter con in coda Another Brick in the Wall dei Pink Floyd, la cover di Tom Waits solo voce e chitarra dedicata da Eddie all'amore della sua vita conosciuta proprio 6 anni prima a Milano, i discorsi di Eddie in Italiano letti da un quaderno...).

Non c'è proprio nient'altro d'aggiungere, mitici PJ!

E a metà ottobre ci sarebbe un altro concerto mica male: Ben Harper!
 
posted by ARoNNe at 02:21 | Permalink